Secondo un nuovo studio, l’inquinamento atmosferico, così come l’inquinamento ambientale e quello indoor, è emerso come uno dei principali fattori di rischio per l’insorgere degli ictus. Circa un terzo dei casi di ictus nel 2013, sembra che siano stati provocati da queste cause.
I risultati, di un’analisi delle tendenze globali dei fattori di rischio per gli ictus tra il 1990 e il 2013, hanno mostrato che in tutto il mondo oltre il 90% dei casi di ictus sono legati a fattori di rischio modificabili. Il fumo, la cattiva alimentazione e la scarsa attività fisica sono sicuramente i fattori che maggiormente incidono nell’insorgere di un ictus. Gli autori, stimano che il controllo di questi fattori di rischio, potrebbe prevenire circa tre quarti dei casi di ictus.
Lo studio è il primo ad analizzare i fattori di rischio per l’ictus a livello globale in maniera così dettagliata; per nazione e quindi regione. I ricercatori hanno utilizzato i dati forniti da Global Burden of Disease Study per stimare il carico dei casi di ictus, e quindi associarli a 17 fattori di rischio conosciuti in 188 paesi.
Ogni anno, circa 15 milioni di persone nel mondo soffrono di ictus – di questi, quasi sei milioni muoiono e cinque milioni hanno una disabilità permanente. Queste disabilità, possono includere perdita di vista e/o della parola e stati confusionali.