Le cellule staminali sono delle cellule dette primitive, con la potenzialità di svilupparsi in diversi tipi di cellule del corpo. Presenti in numero considerevole nel primi anni di vita e di crescita, con il passare del tempo il loro numero diminuisce drasticamente.
In molti tessuti del corpo umano servono come una sorta di sistema di riparazione interna. Si dividono sostanzialmente senza un limite per ricostruire le altre cellule finché la persona o l’animale è ancora in vita. Quando una cellula staminale si divide, ogni nuova cellula ha il potenziale di rimanere una cellula staminale o diventare un qualsiasi altro tipo di cellula con una funzione più specializzata. Può diventare una cellula muscolare, un globulo rosso o una cellula celebrale senza nessun problema.
Che cosa sono le cellule staminali?
Le cellule staminali si distinguono dagli altri tipi di cellule per due importanti caratteristiche:
- Sono cellule non specializzate capaci di rinnovarsi attraverso la divisione cellulare anche dopo lunghi periodi di inattività.
- Sottoposte a particolari condizioni fisiologiche o sperimentali possono essere indotte a diventare cellule tessuto o di un organo con funzioni specifiche.
Ad esempio, in alcuni organi come l’intestino e il midollo osseo le cellule staminali si dividono regolarmente per riparare e sostituire i tessuti usurati o danneggiati. In altri organi come il pancreas o il cuore, le cellule staminali si dividono e riparano i tessuti solo in alcune condizioni molto particolare. Proprio per questo, la ricerca nel loro utilizzo è importante per sviluppare una serie di tecniche per indurre questa separazione e la facilitazione dei tessuti o organi danneggiati
Banche attive in Italia
Le banche delle cellule staminali sono presenti all’interno di diverse strutture sanitarie sul suo italiano. Il loro scopo è quello di raccogliere, conservare, trattare e distribuire a scopo di trapianto queste cellule. Oltre a fare questo ne garantiscono la tracciabilità, la qualità, l’idoneità e la sicurezza in ogni momento.
Le banche attive per la donazione del cordone ombelicale sono a:
Treviso
Servizio Immunoematologia e Trasfusionale
Piazza Ospedale 1 - Treviso
Tel: 0422.328370
Padova
PDCBB – Banca del Sangue di Cordone di Padova
Clinica di Oncoematologia Pediatrica
Azienda Ospedaliera di Padova
Tel: 049.8211480
Fax: 049.8211437
Verona
Ospedale Borgo Trento
2° Piano - Monoblocco servizi - Palazzina n.4 (come da legenda mappa ospedale)
P.le A. Stefani 1, 37126 – Verona
Tel: 045.8122150
Ospedale Borgo Roma
Piano Terra Lotto 2
P.le A. Scuro 1, 37126 – Verona
Tel: 045.8124321
Milano
Ospedale Maggiore Policlinico
Via F. Sforza , 35 20122 Milano
Tel: 02.550344087
Torino
Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant'Anna
Via Ventimiglia, 1 - 10126 Torino
Piano terra - Percorso d
Tel: 011.3134716
Fax: 011.3134128
Viale Repubblica 34
27100 Pavia (PV)
Tel: 0382.431321
Bologna
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Via Pietro Albertoni, 15
40138 Bologna
Tel: 051.2143011
Genova
A. O. U. San Martino Genova
Largo R. Benzi, 10 - 16132 Genova
Tel: 010.5553148
Fax: 010.5556807
Firenze
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze
Tel: 055.7947672
Pisa
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
Via Paradisa, 1 - 56124 Cisanello Pisa
Tel: 050.995522
Fax. 050.995521
Roma
Ospedale S. Eugenio
P. le dell’Umanesimo, 10
00144 Roma
Tel: 06.51002259
Policlinico Universitario “A.Gemelli”
Largo A. Gemelli 8
00168 Roma
Tel: 06.30154068
Azienda Policlinico Umberto I
Via Chieti 7
00161 Roma
Tel: 06.49976549
Pescara
Azienda Sanitaria Locale di Pescara
Via Renato Paolini
4765124 Pescara
Tel: 085.4251
Fax: 085.4253000
Sciacca
Presidio Ospedaliero "Giovanni II"
Contrada Seniazza
92019 Sciacca
Tel: 0925.21852
Cell: 335.7391293
Napoli
A.O.R.N Santobono Pausilipon
Via Pausillipo, 226
80123 Napoli
Tel: 081.2205511
Reggio Calabria
Presidio Ospedaliero “Eugenio Morelli
Via Caserma Cantaffio,
89133 Reggio Calabria
Tel: 0065.393723
Le unità di sangue da cordone ombelicale sono raccolte per i trapianti:
- ALLOGENICI: per curare un paziente che non è consanguineo al donatore
- DEDICATO: per curare un paziente che consanguineo al donatore (fratello o sorella)
- AUTOLOGO: per la cura del donatore stesso
Quanti tipi di cellule staminali ci sono
Le tipologie di cellule staminali all’interno del corpo umano sono molte, e man mano che si studiano si trovano nuovi tipi.
Per differenziarne si possono suddividere calcolando il numero dei tessuti nei quali si possono specializzare, che sono uni, multi, pluripotenti o totipotenti.
In passato si conoscevano esclusivamente le cellule staminali embrionali pluripotenti (quelle cellule che possono prendere il posto di tutte le cellule di cui è composto il corpo umano) e le staminali adulte. Le staminali adulte a differenza delle pluripotenti hanno la facoltà di specializzarsi in solo poche cellule.
Con la scoperta delle cellule staminali nel liquido amniotico (questo liquido è quello che avvolge il feto durante tutta la sua crescita nel ventre materno) e delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) prodotte in laboratorio artificialmente il mondo della ricerca ha fatto passi da gigante.
Quando sono state scoperte
La parola staminali è stata utilizzata nel 1906 da Alexander Maximov, per indicare delle cellule singole che erano in grado di scindersi in altre cellule. Dopo circa cinquanta anni si ha avuto la certezza della presenza di cellule staminali nel corpo umano.
Nel 1981 gli scienziati Martin Evans e Matthew Kaufman hanno scoperto la presenza di cellule staminali embrionali durante lo studio di un cordone ombelicale. Negli ultimi anni, il progredire delle tecnologie in campo medico e la nascita di equipe di ricerca specializzate nelle cellule staminali sta aprendo sempre più possibilità al loro utilizzo in campo medico.
Perché sono tanto importanti?
La conoscenza delle applicazioni di queste cellule è così importante perché rappresentano il migliore modo per capire lo sviluppo umano dallo stato embrionale a quello adulto. Lo zigote, la cellula che riceve lo spermatozoo e quindi da origine alla vita corrisponde alla cellula staminale totipotenti più importante del nostro corpo.
Lo studio delle sue possibili applicazioni, poiché può scindersi in ogni cellula del corpo umano è di vitale importanza per riuscire ad avere buone possibilità nella cura in futuro di malattie che fino a questo momento si pensavano incurabili come la distrofia muscolare o il morbo di Alzheimer.
Cellule staminali da cordone ombelicale
Le cellule staminali presenti all’interno del cordone ombelicale sono ritenute tra le migliori proprio per la loro giovane età. La maggior efficienza nel ricreare tessuti danneggiati o morti le rende le cellule ideali per le applicazioni in campo medico.
La scelta di permettere la donazione del cordone ombelicale al termine della gestazione a banca cellule staminali pubbliche o private, serve proprio a preservare questa loro importante caratteristica. Anche se gli ospedali che possono eseguire questa operazione non sono ancora molti, è opportuno prendere in considerazione questa opzione quando si dà alla luce un figlio.
Le cellule staminali possono essere pericolose?
Le cellule staminali estratte dal cordone ombelicale sono assolutamente sicure per la salute di ogni persona. Tutt’altra cosa si può dire per le cellule staminali tumorali, che vista la loro natura sono la causa della proliferazione di tumori all’interno dell’organismo.
Essendo delle cellule staminali hanno una resistenza maggiore ai farmaci antitumorali e una maggiore longevità se paragonate alle tradizionali cellule tumorali. Quando s’inizia il trattamento per debellare un tumore sono le prime cellule su cui si cerca d’intervenire.
Quali cellule sono utilizzate in medicina?
Per il momento nei trattamenti terapeutici sono utilizzate due tipologie di staminali, le staminali adulte del sangue (ematopoietiche) e quelle della pelle.
- Le cellule staminali adulte del sangue si prelevano dal sangue o dal midollo osseo del paziente. Sono utilizzate come cura in malattie del sangue e del sistema immunitario nel paziente. Uno dei loro maggiori impieghi è nella lotta alla Scid (Severe Combined Immune Deficiency)
- Le cellule staminali della pelle, sono utilizzate nella rigenerazione della pelle e dei tessuti bruciati nelle persone vittime di grandi ustioni a causa di fuoco o acidi. In particolare nel secondo caso, il loro apporto è importante anche nelle successive operazioni di chirurgia plastica per cercare di riportare la fisionomia dell’ustionato alla normalità.
Come si stanno muovendo le sperimentazioni?
Al momento sono in atto una serie di studi che stanno valutando la possibilità nel fare ringiovanire le cellule staminali allo stesso livello di quelle presenti nel cordone ombelicale o anche prima. Queste cellule riprogrammate mediante l’utilizzo di una serie di virus geneticamente modificati purtroppo non sono ancora utilizzabili al 100%.
Shynia Yamanaka lo studioso che per primo nel 2006 è riuscito in questo esperimento ha notato che esiste il rischio che le cellule riprogrammate in alcune situazioni si sono trasformate in cellule staminali tumorali. Purtroppo, per il momento il loro utilizzo è ancora possibile solo in campo scientifico di studio e non si possono applicare nelle terapie di guarigione.
Come avviene una terapia a base di cellule staminali?
Le terapie a base di cellule staminali avvengono quando le cellule staminali sono utilizzate nella riparazione di altre cellule danneggiate. Questa serie di procedure, per diventare una terapia utilizzabile fuori dal campo scientifico deve superare una serie di stadi.
- Nel primo stadio (fase clinica I), se la terapia è stata ritenuta idonea ad essere testata sulle persone viene applicata a un piccolo numero di persone.
- Nel secondo stadio (fase clinica II) il numero dei pazienti viene aumentato per verificare i sintomi e gli effetti di guarigione su un maggior numero di pazienti.
- Nel terzo stadio (fase clinica III) il trattamento viene dichiarato sicuro e può quindi essere proposto da ogni medico in alternativa alle tradizionali cure.
L’Italia, una nazione all’avanguardia
La prima terapia avanzata a base di cellule staminali approvata nel mondo è ad opera di una serie di studiosi italiani e ha preso il nome di Holoclar. Progettata e sviluppata nel Centro di medicina rigenerativa dell’università di Modena e Reggio Emilia questa terapia utilizza le cellule staminali di una parte dell’occhio per rigenerare il tessuto danneggiato della cornea.
Di particolare importanza per le persone che hanno subito gravi lesioni alla cornea a causa di ustioni, offre buone possibilità per poter restituire la vista anche dopo un lungo periodo di degenza.